Archivio Storico

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Nel Dicembre 2013 è stata presentata la conclusione del lavoro riguardante il riordino, la sistemazione finale e la stesura dell’inventario dell’Archivio Storico della Comunità Greco Orientale di Trieste. Sono stati inventariati più di 300 scatole di documenti sciolti e 1000 registri.

Un primo repertorio dell’archivio era stato stilato già alla fine dell’ottocento dal segretario della comunità Margaritis Kostantinidis, il quale fu anche intellettuale raffinato. Egli raccolse in due volumi il materiale di segreteria risalente agli anni adiacenti la separazione dei Greci dai Serbi e termina nel 1883. Pertanto suddivide il materiale in faldoni secondo l’anno ed in unità tematiche dando origine a quella sistematicità archivistica che si è mantenuta praticamente fino ad oggi.

L’attuale ordinamento dell’Archivio Storico della Comunità si può dire che ebbe origine nell’ormai lontano 1976, quando una giovane studentessa dell’università di Atene, giunse a Trieste per studiare la storia dei greci qui stabilitisi dal diciottesimo secolo. Questa studentessa era la futura professoressa Olga Katsiardi-Hering che tanto contribuì allo studio e alla conoscenza della diaspora greca. Il lavoro di ricerca svolto dalla studiosa rivelò il ricco patrimonio documentale e storico della Comunità ma altressì evidenziò la necessità di ordinare i documenti che a causa di varie vicissitudini si trovavvano dislocati in diversi ambienti. Durante lo studio la Katsiardi diede una prima sistemazione suddividendo il materiale (documenti sciolti e libri) in grandi categorie tematiche, allo stesso tempo fece presente l’urgenza di dare a questi materiali una sistemazione scentifica.

Negli anni ’80 la sede della Comunità fu interessata da importanti lavori di consolidamento ed i documenti dell’Archivio subirono degli spostamenti. Nel 1993 sorretta dall’ allora presidente Michele Hatzakis fu accolta la richiesta della prof.ssa Olga Katsiardi-Hering di affidare un nuovo sistematico lavoro di ordinamento dei documenti storici, sotto la sua supervisione, a due specializzanti del programma postlaurea del Dipartimento di Storia e Archeologia dell’Università di Atene, i dottori Vanghelis Karamanolakis e Michele Varlas. In questa fase del lavoro si è proceduto l’identificazione esterna di tutta la documentazione, la quale conservava la suddivisione in gruppi tematici generali che la prof. Katsiardi-Hering aveva già stabilito nel corso della sua ricerca. Furono portati a compimento il censimento e la schedatura di tutto il materiale avendo individuato complessi documentali amministrativi e contabili, relativi alla Presidenza e Capitolo, alla segreteria, la Chiesa, alla scuola ed alle opere benefiche è stato possibile riordinare il fondo in 6 serie che si riferiscono alle principali funzioni della Comunità come corpo di aggregazione religiosa e culturale ed organismo di rappresentanza giuridica per i Greci insediati nella città di Trieste. Le carte furono raccolte in buste e faldoni e assieme ai libri si procedette ad una etichettatura ed alla sistemazione in appositi armadi.

All’inizio del XXI secolo, l’edificio della Comunità fu nuovamente interessato da lavori di radicale rinnovamento, ma fortunatamente in questa occasione il materiale mantenne il suo ordine e la sua integrità. Ciò nonostante nel 2010, sempre guidati con competenza dalla prof.ssa Katsiardi-Hering, consapevoli della necessità di adeguarsi alle esigenze dell’informatica ed ai nuovi canoni di ordinamento archivistico e durante la presidenza del prof. Antonio Sofianopulo si deliberò di procedere ad un nuovo importante lavoro di ordinamento del patrimonio documentale storico. Il lavoro fu affidato alla sottoscritta che ebbe modo di avvalersi del prezioso supporto del dott. Pierpaolo Dorsi Soprintendente archivistico per il Friuli Venezia Giulia.

In questa seconda fase si è proseguito ad un dettagliato esame e descrizione dei documenti. Sono stati aperti più di 240 faldoni e per il contenuto dei quali è stata fatta la cartulazione [numerazione dei fogli], la formazione di fascicoli e il collocamento in nuove scatole. L’inventario in forma elettronica, redatto in italiano ed in greco porta titoli e contenuti, estremi cronologici, le collocazioni attribuite ed i numeri progressivi d’identificazione. I documenti che registrano la presenza e l’attività dei primi greci che si stabilirono in città dal 1750 e i privillegi loro concessi costituisce il termine post quem dell’archivio. Il materiale è costituito da documenti di varia natura, statuari, attestati, corrispodenze, suppliche e delibere, registri anagrafici, atti e verbali delle benefiche istituzioni, libri di contabilità e dei sussidi, verbali, carte legate allo scambio d’informazioni tra i commercianti, i stabilimenti di commercio e le banche in Italia e Grecia: testimonianze eloquenti della presenza attiva dei greci nella vita economica, sociale e culturale della città. La documentazione percorre le storie dei vari personaggi e famiglie che hanno costituito la popolazione greca a Trieste ed assieme agli esponenti delle altre Nazioni hanno costruito le fortune economiche di Trieste, i rapporti costituzionali e agli avvenimenti interni alla Comunità, ma anche a quelli relativi agli episodi sociali cittadini, alle facende politiche ed economiche del porto di Trieste, dell’Impero e degli stati formatisi dopo la prima guerra mondiale.

Caterina Karadima

dottoranda dell’Università di Atene



PRESENTAZIONE DELL’ARCHIVIO


- Prof. Sofianopulo

- Prof.ssa Katsiardi: presentazione archivio (Prima parte)

- Prof.ssa Katsiardi: presentazione archivio (Seconda parte)

- Pierpaolo Dorsi, soprintendente archivistico del F.V.G.




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